7.15.2008

Se Duchovny ama Mulder (ma anche Hank)


...poi non si può non amare Duchovny...

«Ho sempre voluto continuare ad essere questo personaggio. Anche quando il telefilm è terminato, sentivo di voler riprendere in mano la storia. Sono stato davvero entusiasta di questo nuovo capitolo, anche se non è stato semplice, all’inizio almeno. Ho provato un po’ di paura, temevo di essere cambiato o di poter sembrare ridicolo» [...] Mulder è maturato, invecchiato. Ha perso quell’ingenuità che gli faceva pensare di poter risolvere ogni mistero e vincere ogni sfida. Dopo nove anni di imprevisti e insuccessi, anche Mulder si è reso conto che non sempre si può vincere».

«Per quanto riguarda il ruolo [nd:di Hank], era un po’ di tempo che aspettavo una parte comica, ma adulta, un personaggio non troppo goffo. L’umorismo in “Californication” è nero, molto è basato sulle battute e non sulla commedia fisica. Diciamo che il copione giusto mi è arrivato al momento giusto»

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